Quando si parla di room escape, è innanzitutto necessario capire a chi è rivolto il gioco, che vede diverse persone impegnarsi per uscire da una stanza chiusa – con o senza lucchetto – grazie alla risoluzione di determinati enigmi disseminati in giro. La popolarità di questo gioco, iniziata negli USA diversi anni or sono, è ormai una realtà anche nel nostro Paese. Questo ha esteso notevolmente il bacino di utenza, che è formato a persone di tutte le età.
Quando ci si chiede a chi è rivolta la room escape, si possono prendere in considerazione sia i bambini, sia gli adulti. Grazie all’approccio sfidante e alla varietà delle ambientazioni, l’escape room è un gioco perfetto per i più piccoli, che possono vivere in maniera allegra ed educativa una festa di compleanno.
Questa ricorrenza può essere festeggiata in escape room anche se si è adulti! Non c’è limite all’età! Generalmente si sconsiglia il gioco a chi soffre di problemi di cuore, ma si tratta davvero di situazioni rare.
Rimanendo sempre nell’ambito degli adulti che scelgono la room escape, è bene ricordare che il gioco può essere rivolto anche a chi è impegnato in un processo di team building aziendale. In questo caso, si ha a che fare con la gamification, un approccio in grado di rendere più interessanti dei concetti da apprendere per migliorare come persone o per rendere più coeso un gruppo.
Grazie alla room escape, inoltre, nel gruppo coinvolto nel team building è possibile fare emergere un leader. Non c’è che dire: quando ci si chiede “room escape: a chi è rivolto il gioco?” si può fare riferimento a persone di ogni età!
Questa attività divertente e coinvolgente stimola infatti il problem solving e dà forza alle dinamiche di gruppo, due aspetti positivi a prescindere dagli anni di chi partecipa al gioco!